Ingrate | Letizia Renzini
Tired Don Giovanni
· Mixité ·
Con questo lavoro su Don Giovanni, di cui l’appuntamento a PARC, promosso da Toscana Produzione Musica nell’ambito della rassegna Mixité, costituisce un primo studio in forma di concerto audio/video, INGRATE intende continuare il processo di sperimentazione che ha come scopo una destrutturazione ed espansione dei repertori e delle forme classiche, tentando di “disturbarle” e ricomprenderle in un’ottica molteplice e contemporanea, dove i linguaggi artistici si combinano in nuove interpretazioni, e il materiale di origine (formalmente e contenutisticamente) si espande in nuove forme ibride, ricomposte.
I video-appunti coreografici di Letizia Renzini, Marina Giovannini e Lucrezia Palandri costituiscono un materiale grezzo che è il cuore semantico del progetto e che guida (non senza ironia e con solida visione intimamente femminista) il processo di ricomprensione di questo repertorio.
Il materiale mozartiano usato (e ricomposto live) per questo primo step è acusmatico, ovvero proviene da registrazioni storiche dell’Opera e viene in parte letteralmente sintetizzato e reso midi: un processo di astrazione e simbolizzazione realizzato in collaborazione con Lorenzo Brusci, processo che in qualche modo concorre a mettere in crisi quello che il tempo e le stratificazioni critiche hanno effettuato sull’opera e sul carattere del suo protagonista.
ideazione, regia audiovideo, live mix: Letizia Renzini
coreografia, performance: Marina Giovannini, Lucrezia Palandri
sound design e composizione audio: Lorenzo Brusci
editing video: Giovanni Grimaudo
produzione: Ingrate ETS
amministrazione: Luisa Zuffo
con il supporto di Toscana Produzione Musica, Toscanaincontemporanea 2022, MAD – Murate Art District,
si ringraziano: PARC Performing Arts Research Centre e CANGO, Accademia del Gesto
Ingresso: 8€ / ridotto 5€ | prevendite ticketone.it
MIXITÉ è un progetto di Toscana Produzione Musica, Centro di Produzione musicale riconosciuto dal Ministero della Cultura per il triennio 2022-2024. Pensato come luogo di incontro e sviluppo tra percorsi progettuali ed esperienze diverse ma complementari, lavora a partire dai territori di riferimento con la costante esigenza di creare un humus fertile per la musica, sia dal punto di vista della ricerca, che da quello della creazione artistica, per dar vita a processi e percorsi musicali rilevanti tanto per i musicisti quanto per la crescita culturale di pubblici eterogenei e curiosi.