Gemma Hansson Carbone
Die like a country /
Muoio come un paese
· Residenza ·
L’artista Gemma Hansson Carbone in residenza a PARC con il suo progetto Die like a country / Muoio come un paese che attraversa il teatro, la performance, l’archeologia, la poesia e il linguaggio della body art, e struttura la propria ricerca ed espressione artistica attorno a un testo del poeta contemporaneo Dimitris Dimitriadis e alla figura dell’Angelus Novus che Walter Benjamin descrisse nel suo omonimo saggio.
Die like a country / Muoio come un paese è un esperimento artistico e liturgico che evoca la presenza e l’avvento dell’angelo della storia.
Die like a country / Muoio come un paese è inseguire la Storia, ovunque, in luoghi inaspettati, per ascoltarla parlare. Per essere testimoni della sua esistenza, del suo manifestarsi.
C’è un quadro di Klee che s’intitola Angelus Novus. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese. L’angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato. Dove ci appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe, che accumula senza tregua rovine su rovine e le rovescia ai suoi piedi. Egli vorrebbe ben trattenersi, destare i morti e ricomporre l’infranto. Ma una tempesta spira dal paradiso, che si è impigliata nelle sue ali, ed è così forte che gli non può chiuderle. Questa tempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro, a cui volge le spalle, mentre il cumulo delle rovine sale davanti a lui al cielo.
Ciò che chiamiamo il progresso, è questa tempesta.
(Walter Benjamin, Angelus Novus, tr. it. Einaudi 1961)
basato su “I die like a country” scritto da Dimitris Dimitriadis
di e con Gemma Hansson Carbone
architetto: Vasilis Mavrianos
un ringraziamento speciale a Theodoros Terzopoulous e Aglaia Pappas
prodotto da Naprawski