Silvia Calderoni
Ilenia Caleo
non-ancora-qui. luccicanze di altri futuri
· Incontro ·
Nell’ambito del progetto Oltre le mura / Beyond the walls
Un incontro con Silvia Calderoni, Ilenia Caleo e parte del gruppo di lavoro di The present is not enough [primo baluginìo]
Un affondo nei Piers della New York anni ’80, spazi di cruising e di invenzione artistica, nel lavoro di David Wojnarowicz e di altrx artistx, nelle utopie di corpi che fanno luccicare futuri possibili: una condivisione di materiali drammaturgici raccolti attorno a The present is not enough [primo baluginìo], il nuovo lavoro di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo (Tenax Theatre, 26 – 27 ottobre).
Un’occasione di apertura del processo compositivo in cui lo scarto/maceria/rovina si trasforma in azione scenica.
Ingresso gratuito
Silvia Calderoni, attrice e performer, si forma artisticamente da giovanissima con la coreografa Monica Francia e con la compagnia Teatro della Valdoca, di cui è stata interprete in diverse produzioni. Dal 2006 è parte attiva della compagnia Motus ed è interprete negli spettacoli Rumore Rosa, A place, ICS – racconti crudeli della giovinezza, Crac, Let the sunshine in, Too-late, Iovadovia, Tre atti pubblici, Alexis. Una tragedia greca, nella tempesta, Caliban Cannibal, King Arthur, Tutto brucia, ospitati in numerosi festival nazionali e internazionali. È protagonista di The Plot is the Revolution a fianco di Judith Malina, storica fondatrice del Living Theatre. Dal 2015 è in tournée nei principali teatri e festival internazionali con il solo MDLSX, di cui firma anche la drammaturgia insieme a Daniela Nicolò. Nel 2022 sarà in scena ancora con Valdoca con Enigma. Requiem per Pinocchio. Premio Ubu 2009 come miglior attrice under 30, al cinema è Kaspar in “La leggenda di Kaspar Hauser”, film cult diretto da Davide Manuli (2012), e poi in ”Last Words” (2020) di Jonathan Nossiter con Nick Nolte, Kalipha Touray, Charlotte Rampling, Stellan Skarsgard, Alba Rohrwacher, nella serie Sky ”Romolus”, diretta da Matteo Rovere e in ”Non mi uccidere” (2021) di Andrea De Sica. È artista associata di Queering Platform del Kowloon Cultural District di Hong Kong.
Ilenia Caleo, performer, attivista e ricercatrice, dal 2000 lavora nella scena contemporanea, collaborando con diverse compagnie e registe/i, tra cui Motus, Lisa Ferlazzo Natoli, Davide Iodice. Filosofa di formazione, ha svolto un dottorato di ricerca tra performance studies e filosofia politica all’Università La Sapienza di Roma. Si occupa di corporeità, epistemologie femministe, sperimentazioni nelle performing arts, nuove istituzioni e forme del lavoro culturale. È ricercatrice allo IUAV di Venezia e coordinatrice del Modulo Arti del Master Studi e Politiche di Genere di Roma Tre, e collabora con il gruppo di ricerca del progetto quinquennale “INCOMMON. In praise of community. Shared creativity in arts and politics in Italy (1959-1979)”, ERC Starting Grant. Ha pubblicato il volume Performance, materia, affetti. Una cartografia femminista, Bulzoni 2021 e co-curato In fiamme. La performance nello spazio delle lotte 1967/1979, b-r-u-n-o 2021. Attivista del Teatro Valle Occupato e nei movimenti dei commons e queer-femministi, è cresciuta politicamente e artisticamente nella scena delle contro-culture underground e dei centri sociali.
Oltre le mura / Beyond the walls è un progetto di Fondazione Fabbrica Europa nato con l’intento di attivare alcuni dei contesti cittadini periferici per posizione o per essenza, attraverso azioni performative di livello internazionale e territoriale che ruotino intorno ai concetti di “corpo”, “suono”, “ambiente”, “comunità”, nella visione di una nuova mappa di Firenze in cui la distanza dal centro storico e la complessità dei segni metropolitani possa essere un punto di forza verso la ricerca e la scoperta di nuove ritualità contemporanee.
Il progetto è realizzato nell’ambito di