The Dead Lecturers:
Thomas Sayers Ellis e James Brandon Lewis
· Poesia e musica ·
Un evento tra poesia e musica
promosso da Black History Month Florence
in collaborazione con Villa Romana e PARC Performing Arts Research Centre
Ingresso gratuito
La poesia di Thomas Sayers Ellis incontra il sax di James Brandon Lewis in uno scambio tra flussi creativi che fa emergere un chiaro debito nei confronti di un’ancestrale cultura “black” e che andando oltre la tradizione fa vibrare l’improvvisazione dei suoni e il respiro delle parole.
Dal 2014 a oggi i due artisti hanno intrapreso un percorso legato alla letteratura del free jazz attraverso alcuni CD come “The Avant-Age Garde I AMs of the Gal Luxury” (2015), dedicato a Bob Kaufman; “Highest Engines Near / Near Higher Engineers” (2016), dedicato a Gwendolyn Brooks; “Flukum” (2016), dedicato a Etheridge Knight e “The Amiri Baraka Sessions” (2019). La pubblicazione del nuovo progetto “Artificial Happiness Button” è prevista per marzo 2020.
Poeta, fotografo, professore universitario, Thomas Sayers Ellis è leader e cofondatore di Heroes Are Gang Leaders. Nel 2011 in Florida, a un dibattito su poesia e socialismo, Ellis incontra il musicista James Brandon Lewis; i due scoprono di avere diverse letture in comune, tra cui alcuni libri di Amiri Baraka, considerato uno dei maggiori poeti e intellettuali afroamericani del secondo Novecento. Nel 2014, alla morte di Baraka, Ellis e Lewis decidono di costituire un gruppo per rendergli omaggio: nasce così Heroes Are Gang Leaders, dal titolo di un racconto di Baraka pubblicato nel ’67 nella raccolta Tales.
Ellis è autore di The Maverick Room, Skin, Inc. Identity Repair Poems e The Corny Toys. Sue opere sono state pubblicate in The Paris Review, Poetry, The Nation, Tin House e in diverse antologie. È stato insignito del Mrs. Giles Whiting Writers Award e nel 2015 ha ottenuto una Guggenheim Fellowship for Poetry.
James Brandon Lewis, sassofonista e compositore, è considerato dalla critica internazionale come una delle punte di diamante della scena musicale afroamericana. Il New York Times e Q Magazine gli hanno dedicato recensioni entusiastiche e la rivista Ebony Magazine lo ha definito uno dei “7 giovani da tenere d’occhio”. Ha collaborato numerosi musicisti tra cui Ken Filiano, Darius Jones, Jason Hwang, William Parker, Hamiet Bluiett, Hamid Drake, Ravi Coltrane, Jimmy Heath, Jamaaladeen Tacuma, Joe Lovano Dave Douglas, Marc Ribot, Anthony Coleman.
Il sassofonista Sonny Rollins, vera leggenda del jazz, ha dichiarato che Lewis è “un giovane musicista promettente che, dopo aver ascoltato i Vecchi, potrà fare grandi cose”.
Con Heroes are Gang Leaders, fondato con Thomas Sayers Ellis, esplora le connessioni tra poesia e jazz.