Andreas Schaerer
Luciano Biondini
La scintilla nell’ombra
· Mixité ·
La scintilla nell’ombra, in programma a PARC il 23 ottobre alle 19, nell’ambito della rassegna MIXITÉ – Suoni e voci di culture antiche e attuali, illumina l’incontro tra la fisarmonica dell’italiano Luciano Biondini e la voce acrobatica dello svizzero Andreas Schaerer. Due musicisti d’eccezione che insieme danno vita a un dialogo poetico e dinamico combinando composizioni proprie, capolavori del repertorio brasiliano (Caetano Veloso, Edu Lobo, Cicho Buarque) e classico (Strauss, Monteverdi).
Luciano Biondini ha iniziato a studiare la fisarmonica all’età di 10 anni. Dopo una formazione orientata verso studi classici con numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali (Trophée Mondial de l’Accordéon, Premio Internazionale di Castelfidardo, Premio Luciano Fancelli, Premio Internazionale di Recanati), si avvicina al jazz nel 1994 dopo aver conosciuto il chitarrista Walter Ferrero. È ormai da anni tra i virtuosi della fisarmonica più quotati, a proprio agio sia nel jazz che nelle musiche di confine, spesso legate alla cultura del Mediterraneo.
Andreas Schaerer è tra i maggiori talenti della scena jazz svizzera emersi negli ultimi anni e possiede una facilità innata nel trasformare in musica qualsiasi spunto, una duttilità vocale straordinaria che gli permette qualsiasi volo sonoro. I suoi concerti e le sue tournée lo hanno condotto un po’ ovunque in Europa, in Russia in Cina, in Giappone, in Egitto, in Corea del Sud, in Canada, in Argentina e in Sud Africa. Tra il 2009 e il 2010 è stato invitato da Bobby McFerrin a prendere parte all’opera senza parole “Bobble”.
Ingresso: 8€ / ridotto 5€ | prevendite ticketone.it
MIXITÉ è un progetto di Toscana Produzione Musica, Centro di Produzione musicale riconosciuto dal Ministero della Cultura per il triennio 2022-2024. Pensato come luogo di incontro e sviluppo tra percorsi progettuali ed esperienze diverse ma complementari, lavora a partire dai territori di riferimento con la costante esigenza di creare un humus fertile per la musica, sia dal punto di vista della ricerca, che da quello della creazione artistica, per dar vita a processi e percorsi musicali rilevanti tanto per i musicisti quanto per la crescita culturale di pubblici eterogenei e curiosi.