Alessandro Galati
& Jeff Ballard
Still diggin’ Bill
· Musica ·
Tutti amano Bill Evans.
Ricordo come adesso quel mio primo incontro. Avvenne con il disco “Live at Montreux Jazz Festival”, avevo appena 17 anni. Al termine dell’ascolto di “I love you Porgy” di G. Gershwin, l’emozione mi travolse, e caddi in lacrime. Era troppo: swing portentoso unitamente a una delicatezza incomparabile, melodie bebop personalissime, armonie che riecheggiavano l’universo degli impressionisti. Probabilmente è esattamente a partire dal ricordo di quel suono che ho costruito il mio percorso, la mia futura ricerca. Oggi, forse per la consapevolezza che un po’ di Evans è dentro di me ogni volta che appoggio le mani sulla tastiera, intimamente rifuggo alla tentazione di dare vita a un tributo nel senso più classico. Evans è un suono originario, una archè che persiste e prende forma nel racconto dello spirito, principale attore di una trama senza tempo.
Con queste parole Alessandro Galati racconta il percorso che lo ha portato ad affrontare e reinterpretare il repertorio di Bill Evans. Un progetto che nasce in piano solo come produzione originale di Toscana Produzione Musica e che per l’occasione si arricchisce della collaborazione artistica del batterista Jeff Ballard.
Alessandro Galati inizia a suonare il piano in giovanissima età affiancando ben presto allo studio della musica classica quello della musica jazz. Dagli anni ’90 svolge regolare attività concertistica in Italia e all’estero, sia come solista sia in importanti formazioni annoverando importanti collaborazioni, tra cui quelle con Mike Mainieri, Arild Andersen, David Murray, Steve Lacy, Lee Konitz, Steve Grossman, Peter Erskine, Dave Liebman, Palle Danielsson, Bob Sheppard, John Patitucci, Michael Moore, Kenny Wheeler, Enrico Rava, Paolo Fresu. Oltre a svolgere attività concertistica in Italia, è stato in tour in Norvegia, Israele, India, Cina, Giappone, Brasile, Messico e Stati Uniti.
Jeff Ballard, nato a cresciuto a Santa Cruz (California), incontra la musica grazie al padre, appassionato di jazz e della big band di Count Basie, di Oscar Peterson, di Duke Ellington e della musica brasiliana di Sergio Mendes. Prende le prime lezioni di batteria a quattordici anni e prima di finire la high school suona già nella big band del Cabrillo College, dove poi studierà teoria musicale con il trombettista Ray Brown. Nello stesso periodo fa le prime esperienze anche in altri formazioni dell’area, avvicinandosi a stili musicali diversi e suonando spesso con i fratelli Phil, Steve e Larry Grenadier, con il sassofonista Harvey Wainapel e il pianista Smith Dobson. Nel 1988, a San Francisco, entra nell’orchestra di Ray Charles, con cui gira il mondo in lunghe tournée. Dopo tre anni chiude l’esperienza per stabilirsi a New York, dove incontra e suona con alcuni dei migliori jazzisti della sua generazione, tra cui Kurt Rosenwinkel, Mark Turner, Brad Mehldau, Avishai Cohen, Guillermo Klein, Larry Grenadier e Ben Allison. Nel 1999 inizia una collaborazione con il pianista Chick Corea, suonando nel sestetto Origin, con cui registra anche un disco con la London Symphony Orchestra, e nel New Trio, dove è affiancato dal contrabbassista Avishai Cohen. Nella sua carriera ha suonato e registrato, tra gli altri, con Eddie Harris, Bobby Hutcherson, Buddy Montgomery, Lou Donaldson, Maria Schneider, Diane Schuur, Mike Stern, Danilo Perez, Gary Burton, Pat Metheny, Joshua Redman, Enrico Rava, Stefano Bollani, Stefano Di Battista. Attualmente suona nel Brad Mehldau Trio, nel SFJazzCollective, ed è co-leader, con il contrabbassista Larry Grenadier e con il sassofonista Mark Turner, del collettivo FLY. Nel trio a suo nome suonano il chitarrista Lionel Loueke e il sassofonista Miguel Zenon.
Ingresso: 8€ / ridotto 5€ (under 25, studenti, soci Arci, soci Coop) | prevendite ticketone.it
Info e prenotazioni: info@parcfirenze.net