Il Parco delle Cascine

Il Parco delle Cascine di Firenze ha una storica vocazione pubblica che emerge fin da quando il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Lorena (1747-1792) apre le Cascine Granducali alla città in occasione di eventi e festeggiamenti organizzati dalla corte. Nell’estate del 1787, per il matrimonio della principessa Maria Teresa con Antonio Clemente di Sassonia, nel parco vengono allestiti giochi e spettacoli a cui partecipano più di 70.000 persone.

Le Cascine, che in precedenza costituivano una vasta tenuta agricola di proprietà di Alessandro (1531-1537) e Cosimo I de’ Medici (1537-1574) destinata a riserva di caccia,  diventano così il luogo di grandi feste popolari, analogamente a quanto avveniva in quegli anni nei giardini di Vienna.

È però con Elisa Baciocchi, Granduchessa di Toscana dal 1807 al 1815, che le Cascine diventano un vero e proprio parco pubblico che nella seconda metà del secolo arriva a superare per fama e per godibilità altre mete amate dai fiorentini come Pian dei Giullari o Fiesole.

L’apertura verso gli abitanti di Firenze, e verso la nuova borghesia, è principalmente l’esito di un’adesione alla società “moderna” che afferma uno stile di vita e una visione evoluta dello spazio pubblico e delle relazioni tra le classi sociali.

Veduta della Palazzina Reale con di fronte un palco provvisorio

Dal punto di vista architettonico il primo grande intervento che interessa il parco è la costruzione della Palazzina Reale nel piazzale delle Cascine, realizzata nel 1785 dall’architetto Giuseppe Manetti, al quale si deve anche la Ghiacciaia a forma di piramide.

La Ghiacciaia

Di Giuseppe Poggi (1811-1901) è invece il progetto del grande piazzale di accesso al parco da cui deriva l’attuale Piazza Vittorio Veneto.

Nel 1869 il parco diventa di proprietà del Comune di Firenze che ne affida il restauro all’architetto Felice Francolini.

Delimitato dal fiume Arno, dal torrente Mugnone e dal Fosso Macinante, un canale artificiale che serviva ad azionare i mulini della zona e a deviare il flusso delle piene, il Parco delle Cascine, con i suoi oltre 130 ettari di superficie, è l’area verde pubblica più vasta di Firenze.

Ricchissimo è il suo patrimonio arboreo, con oltre 19.000 esemplari di 60 specie diverse (olmi, tigli, cedri, pini domestici, platani, pioppi, lecci, ippocastani, bagolari, ginkgo biloba, etc.) che fanno di questo parco monumentale un vero e proprio regno della biodiversità.  

Le Otto Viottole

L’attuale opera di riqualificazione e valorizzazione dell’intera area da parte dell’Amministrazione Comunale di Firenze rappresenta una sfida e insieme un’opportunità per far rivivere al meglio questo prezioso spazio urbano, integrando le sue diverse “anime” – parco monumentale, ecosistema, luogo di aggregazione, spazio per eventi e contenitore di iniziative per i cittadini.

Al ricco mosaico di istituzioni, associazioni e operatori che già vi opera da tempo si aggiunge ora il PARC Performing Arts Research Centre che con le sue attività vuole contribuire in maniera sostanziale al suo rilancio.

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