Mosè Risaliti
Mute_BUCONERO
· Residenza ·
In residenza a PARC il coreografo Mosè Risaliti prosegue il suo lavoro di ricerca sulla creazione Mute_BUCONERO.
BUCONERO è una delle esperienze che fa parte del più ampio progetto Mute, nato dalla collaborazione con il compositore Alessandro Anatrini. Il primo incontro avviene virtualmente su FANGO RADIO con la pubblicazione di Mute_annotazioni per un ballo che verrà (2018), una lettura di alcuni stralci di Massa e Potere di Elias Canetti sonorizzati da Anatrini. Il lavoro rappresenta un tentativo di aprire una riflessione su alcuni temi che andranno a costituire l’orizzonte di senso del progetto. La seconda occasione di ricerca avviene a PARC all’interno della masterclass Slittamenti condotta dalla coreografa Cristina Caprioli nell’ambito del Festival Fabbrica Europa 2020. Durante la residenza dalla riflessione teorica siamo passati alla ricerca coreografica individuando delle aree di interesse specifiche rispetto al lavoro fisico e sperimentando delle pratiche corporee che sono confluite in un primo piccolo esito performativo dal titolo Mute_ribaltamento del timore d’essere toccati.
BUCONERO, ulteriore fase del progetto, è il simbolo di una seduzione fatale che si manifesta come forma di potere. È una riflessione sulla natura ondulare e relazionale dei corpi e del loro ambiente, sulla loro attrazione e repulsione reciproche. La relazione tra dispositivo scenico, danzatori e pubblico viene indagata metaforicamente come orizzonte degli eventi, come spazio liminoide che emana possibilità proprio in virtù della sua densità relazionale. L’attrazione e la repulsione si configurano come una pulsazione che genera un’onda che si propaga tra i corpi entrando in risonanza o annichilendo. Questa pulsazione rimanda a quella generata dal respiro in cui ogni inspirazione prefigura già una successiva espirazione, meccanismo essenziale per la nostra sopravvivenza che soggiace alla nostra percezione del tempo.
Coloro che sopravvivono a un’esperienza estrema esercitano un fascino carismatico su chi non l’ha attraversata. Attraverso il confronto con la natura selvaggia sperimentiamo quindi la possibilità di esserci in senso pieno, così come solo attraverso il confronto con l’Altro ci è data la possibilità di identificarci. Nella folla, come nel buco nero, l’estrema densità della massa genera dinamiche attrattive e flussi di movimento che a loro volta generano nuove possibilità, in una totale dissoluzione dell’individualità. Questa massa, come quella del nostro corpo, non è però da considerarsi come un sistema chiuso, buio, ma come un nodo che pur portando una memoria è aperto a un continuo processo di scambio con l’ambiente a cui appartiene e che influenza atmosfericamente così come ne viene influenzato affettivamente.
Mosè Risaliti
concept e coreografia: Mosè Risaliti
danza: Chiara Casiraghi, Teresa Cecchi, Lucrezia Rosellini, Flavia Zaganelli, Elena Zagaroli
sound design: Alessandro Anatrini
light design: Marco Santambrogio
stage design: Jacopo Buono, Eva Sgrò
elementi drammaturgici tratti da Massa e Potere di Elias Canetti, Siamo linee, per un’ecologia delle relazioni sociali di Tim Ingold, Ecologia Oscura, logica della coesistenza futura di Timothy Morton
residenza artistica: kinkaleri | spazioK.prato Centro di Residenza Regionale
Queste fasi di residenza a PARC rappresentano uno sviluppo ulteriore del progetto Palcoscenico Virtuale. Contemporary Dance Digital Lab all’interno del quale i partecipanti, tra cui Mosè Risaliti, hanno elaborato una serie di idee progettuali come parte del percorso formativo.