Sofia Nappi
Wabi-Sabi
· Residenza ·
Sofia Nappi torna a PARC per una residenza con il suo lavoro Wabi-Sabi.
Wabi-Sabi, dal giapponese, offre una visione del mondo incentrata sull’accettazione della transitorietà delle cose e sulla ricerca della bellezza nell’imperfetto, effimero e incompleto delle nostre vite.
Wabi-Sabi esplora il nostro viaggio di vita come individui, perlopiù in costante insoddisfazione e in diversi stadi di tormento, e propone una riflessione sulla nostra esistenza. L’accettazione dell’essenza della nostra natura e della bellezza che si può trovare nell’imperfezione, porta crescita, rinnovamento e gioia.
Sofia Nappi si diploma all’Alvin Ailey American Dance Theater a New York per poi approfondire gli studi a livello internazionale. Nella sua formazione ricoprono un ruolo fondamentale lo stretto contatto con la Hofesh Shecter Dance Company e gli studi a Tel Aviv, dove sta attualmente conseguendo la certificazione come insegnante di tecnica Gaga, linguaggio del celebre coreografo Ohad Naharin. Interprete di lavori firmati da artisti di fama internazionale tra i quali Jon Ole Olstad, Alvin Ailey, Brice Mousset, Alessio Silvestrin, Sidra Bell, Netta Yerushalmy, Juel D. Lane, Clifton Brown, Earl Mosley, Robert Moses, è direttrice artistica e co-fondatrice del suo progetto KOMOCO. Nel 2020 firma il suo primo lavoro, Wabi-Sabi, che la vede in scena insieme ai danzatori Paolo Piancastelli e Adriano Popolo Rubbio. Nel 2021 crea il duo Dodi e nel 2022 debutta con il quintetto IMA, produzione dal respiro internazionale di cui una prima breve versione è stata presentata al alla Biennale di Venezia 2020.
foto: Botticelli